Teatro

La danza Marchigiana a Roma doppio appuntamento all'Equilibrio Festival

La danza Marchigiana a Roma doppio appuntamento all'Equilibrio Festival

Da tempo la giovane danza d’autore marchigiana trionfa in Italia e all’estero. A conferma di ciò il prossimo doppio appuntamento che la vede protagonista all’Auditorium Parco della Musica di Roma nell’ambito del prestigioso Equilibrio - Festival 2012. Si tratta di una vera e propria consacrazione del lavoro di sostegno ai giovani artistici marchigiani svolto dalla Piattaforma Matilde, voluta ideata e promossa dall’AMAT con l’Assessorato alla Cultura della Regione Marche.

Protagonisti nei suggestivi spazi pensati da Renzo Piano all’ottava edizione di Equilibrio Festival - la rassegna della nuova danza che offre una panoramica sulla danza mondiale ospitando artisti emergenti e maestri eccelsi della scena internazionale - sono 7-8 chili, gruppo di Offida con Ossi di seppia, finalisti del Premio Equilibrio 2012, in scena il 6 febbraio al Teatro Studio e Giulio D’Anna – originario di San Benedetto del Tronto e vincitore del Premio Equilibrio 2011 - con Parkin’son in scena l’8 febbraio, sempre al Teatro Studio, dopo l’anteprima prevista il 3 febbraio al Teatro Annibal Caro di Civitanova Marche.

 

Aperto ad artisti emergenti operanti in Italia, il Premio Equilibrio invita a proporre progetti originali destinati a evolversi in spettacoli di danza. I gruppi finalisti presentano altrettanti studi di fronte al pubblico e a una giuria internazionale. Il vincitore otterrà un contributo per la produzione dello spettacolo e l’invito a presentarlo all’interno del Festival Equilibrio 2013.

Anche quest’anno la direzione artistica di Equilibrio Festival è affidata a Sidi Larbi Cherkaoui, il coreografo e danzatore belga più volte ospite della programmazione di Musica per Roma. Il cartellone messo a punto da Sidi Larbi Cherkaoui alternerà figure storiche della danza e del teatro-danza ad artisti più giovani, che si muovono in territori di confine tra la danza, il circo e il teatro.

Ossi di seppia fa parte di un percorso di ricerca sulla poetica degli oggetti descrivendo le possibili relazioni del corpo con le cose. Ossi di seppia racconta il passaggio dell'estate all'autunno, è una riflessione sul corpo della donna, è un' indagine sulle possibili relazioni dell'individuo con il gruppo e del gruppo con la società.

In Parkin’son Giulio D’Anna danza con suo padre Stefano un brano di forte impatto emotivo. Quali sono le differenze tra la generazione del ’49 e quella dell’80? Cosa raccontano due corpi essendo, allo stesso tempo, l’uno l’idea del futuro e l’altro il suo passato? Gli interpreti sono un terapista di 62 anni, senza una formazione in danza e un coreografo di 31 anni: due generazioni a confronto, un padre e suo figlio per raccontarsi attraverso il corpo.